INDIETROAVANTI AL RIFUGIO ROSALBA IN GRIGNETTA Camminare in montagna è una delle mie passioni, vorrei poter dedicare ancora più tempo della mia vita per poter salire lassù in cima, soffermarmi nei rifugi, magari dormire e poi proseguire il giorno dopo per un'altra cima o un altro rifugio. Ho la fortuna che anche a Laura piace la montagna e così ci mettiamo gli scarponi e lo zaino in spalla, decidiamo un percorso e si parte, a noi non interessa se impiegheremo una o due ore in più di quello che ci indicano i cartelli segnavia; è importante la meta, ma è il cammino, la fatica, il fermarsi a prendere fiato, ad asciugare il sudore, poi riprendere ad arrampicarci sovente con piedi e mani, scoprendo il paesaggio, sasso dopo sasso, scrutando il cielo a volte minaccioso oppure di un blu impressionante con il sole che lassù è più brillante ed i suoi raggi più caldi ma quando scompare dietro le nuvole, fa subito freddo e magari ti regala il temuto temporale. Mentre si sale scatto foto per soddisfare un'altra delle mie passioni ma anche per portarmi a casa il ricordo di quel momento. Con Laura il cammino è fatto di lunghi silenzi trascorsi ognuno ad ascoltare il proprio respiro, a godere delle proprie emozioni, di soste in cui l'unica cosa da fare è guardare stupiti e non vi sono parole per spiegare ciò che la natura ti sta regalando, sedersi su di un sasso, mangiare un panino come se fosse un pranzo al ristorante, circondati da fiori, prati, rocce e spazi infiniti…..poi di nuovo in cammino e quando il sentiero si fa meno duro ci consente di parlare a lungo dimenticandoci totalmente che laggiù in basso, la vita continua caotica come al solito, sovente assurda, fatta di denaro, di televisione, di automobili veloci, di valori frivoli, di gente che si odia, che si curano solo dell'apparire e non del proprio essere uomini, donne, persone che non si fermano mai a guardare lassù nel cielo e magari più su dove il cielo finisce e ci sei solo TU…… di fronte a te stesso e forse ad un DIO. Ecco la mia montagna, ecco la montagna di Laura, la montagna come rifugio, la montagna come momento di riflessione, come passione, come gioia, paura, come tempra per il corpo e la mente, la montagna per aiutarci a capire la vita, per sentirci più vicini al cielo. Certo la vita non è solo fatta di bellezze, del silenzio della montagna, di ore trascorse alla ricerca di noi stessi……..poi bisogna ridiscendere ed allora ci assale una sorta di dolce melanconia. La stanchezza comincia a farsi sentire, il sole è basso sull'orizzonte, i colori si tingono di gialli e di rossi in luce e di colori bluastri e violetti in ombra. Andiamo mia cara Laura, noi abitiamo laggiù, oggi la vita ci ha già regalato tanto, presto ritorneremo di nuovo a bagnare altri sentieri con le gocce del nostro sudore, ad ascoltare il rumore del vento, il canto del gracchio, il fischio delle marmotte, il battito del nostro cuore, il fragore del torrente …….il silenzio lassù in cima. Donghi Giuseppe |